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7Studiare la comunicazione non significa soltanto studiare i media e le loro continue innovazioni; implica soprattutto studiare esseri umani che comunicano, non sempre intenzionalmente, nell'ambito di un incessante processo di interazione dialettico con il mondo circostante, ovvero con la cosiddetta "realtà". L'oggetto di tale processo non riguarda, dunque, soltanto la semplice trasmissione di messaggi, dati e informazioni da un emittente a un ricevente (un essere vivente, un oggetto inanimato o anche, come vedremo, con "Sé stessi"), ma anche la condivisione di emozioni, sentimenti e stati dell'essere. I modi in cui comunichiamo, e gli strumenti di cui gli esseri umani, interagendo (la società), dispongono per attivare tale processo, costituiscono un indicatore indispensabile per comprendere come costruiamo la "realtà" in cui viviamo e come gli attribuiamo senso e significato attraverso il riferimento al nostro io (la coscienza). Prendendo spunto dalla tesi secondo cui l'uso dei media sia molto spesso legato più all'acquisizione di routines socio-comportamentali che non a vere e proprie esigenze esistenziali, questo volume propone di integrare il tradizionale approccio sociologico allo studio della comunicazione con i contributi più recenti derivanti dalla fenomenologia, dall'arte, dalla letteratura, dalla psicologia cognitiva e dalle neuroscienze sociali.