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3Chi sta meglio? La persona che cerca la felicità comprandosi una macchina nuova, un nuovo abito? O colui che ha il minimo necessario per una vita dignitosa, e può dedicare tempo a ridere e scherzare con gli amici all'ombra di un albero? Non c'è forse una gran dignità sociale nelle attenzioni che riservano agli anziani, e agli ultimi?. Un viaggio dà risposte, ma sa anche suggerire molte domande.Questo è il racconto dell'avventura di un ingegnere, un viaggiatore. Un incidente stradale gli insegna che il momento per la realizzazione di sé è ora. L'autore parte dalla casa in cui è cresciuto nel Monferrato e costruisce il suo viaggio lontano dai circuiti turistici. Percorrendo 25000 chilometri in 615 giorni, consumando 11 copertoni e 8 catene, si avventura con umiltà nel Sahara e attraversa il cuore del continente - la foresta equatoriale - fino a toccare l'estremo punto in cui oceano Atlantico e Indiano si abbracciano. Verrà arrestato, per venti giorni costretto a letto dalla malaria, eppure ogni incontro è uno scambio, la sua curiosità diviene quella di chi gli sta di fronte e i legami si consolidano attorno al fuoco. Ci sono soltanto la semplicità della vita e l'accoglienza di un sorriso, nella ricerca di nuove domande dove tutto è cominciato, in Africa._______Include un capitolo scritto dalla mamma, Carla Villata._______Toubabou, con le sue varianti (toubab, tubaap...), è una parola utilizzata da molti popoli dell'Africa Occidentale per designare una persona dalla pelle bianca, un europeo.